OSCILLATORE con QUARZO ESTERNO
    Si tratta del sistema standard comune a tutti i
    microcontroller: un quarzo viene collegato esternamente al chip utilizzando
    due pin dedicati.
    Sono previsti vari modi, denominati LP,  XT e HS. 
 Va notato, inoltre, che svariati PIC consentono anche i modi 
    XTPLL e HSPLL, dove all'oscillatore guidato dal quarzo viene fatto seguire
    il PLL che ne moltiplica la frequenza x 4.
    
    Per tutti è necessario collegare esternamente ai pin OSC1 / OSC2 un
    componente  XTAL che può essere:
    
      - 
        
un quarzo o un risonatore ceramico a due pin,
        a cui vanno aggiunti i due condensatori C1 e C2
         
 
      - 
        
oppure un risonatore ceramico a tre pin, che
        contiene i due condensatori.
 
    
    
    E' da notare che il quarzo deve avere  risonanza parallela e
    non serie, perchè in questo caso probabilmente non oscillerà alla giusta
    frequenza. 
    La  resistenza Rs è opzionale con i cristalli normali e serve ad
    evitare un sovrapilotaggio del quarzo; diventa indispensabile con i
    cristalli low power. Il suo valore può variare tra qualche centinaio di ohm
    e molte decine di kohm a seconda del quarzo usato. 
    La  resistenza Rf di
    carico del circuito oscillante linearizza in gate oscillatore e dipende da
    come è configurato l' oscillatore . Una Rf è già integrata nel
    package, ma,  a seconda delle caratteristiche del quarzo, può essere
    richiesta o meno una Rf esterna, solitamente di valore elevato. Ad esempio
    praticamente alcune evaluation board di Microchip utilizzano in parallelo
    agli ingressi OSC una resistenza da 1 Mohm.
    
    In generale, usando  quarzi adatti a microcontroller, non è necessario
    inserire Rf esterna, mentre la Rs si rende indispensabile se viene
    utilizzato un quarzo low power, ad esempio il classico 32kHz del genere per
    orologeria .
    La necessità di resistenze addizionali, così come la necessità di variare
    i valori dei condensatori, può essere individuata dal fatto che il valore
    del clock ottenuto si discosta da quello che il quarzo dovrebbe generare.
  Le modalità con cristallo esterno si differenziano per l'
  energia che il PIC fornisce al cristallo per oscillare.
      
  
  Le modalità LP, XT e HS sono del tutto
    analoghe in tutti i PIC:
    
      
        
          
            | 
               Modo 
             | 
            
               Frequenza 
             | 
            
               Condensatori 
             | 
            
              Impiego
             | 
          
          
            | 
               LP 
             | 
            
               tip. 32 kHz 
             | 
            
               15-22 pF 
             | 
            
              oscillatore a bassa
              potenza, previsto per cristalli miniaturizzati del genere
              utilizzato in orologeria
      
             | 
          
          
            | 
               XT 
             | 
            
               fino a 4 MHz 
             | 
            
               27-33 pF 
             | 
            
              oscillatore a media
              potenza, adatto per cristalli fino a 4MHz
      
             | 
          
          
            | 
               HS 
             | 
            
               oltre 4 MHz 
             | 
            
               15-27 pF 
             | 
            
              oscillatore ad alta
              potenza, adatto per cristalli oltre i 4MHz
      
             | 
          
        
      
     
    I valori dei condensatori vanno calibrati sulle
    caratteristiche dei vari cristalli e, in linea di massima valgono le
    seguenti regole :
    
      - 
        
il valore si riduce aumentando la frequenza
        (tipicamente 33-27 pF a 4Mhz per scendere a 22-15 pF a 20MHz)
         
 
      - 
        
un maggior valore della capacità aumenta la stabilità
        dell' oscillatore, ma, per contro, aumenta anche lo start up time
        dell'oscillatore stesso
         
 
      - 
        
le capacità vanno calibrate caso per caso, a seconda
        del quarzo usato, assicurandosi un funzionamento stabile dell'
        oscillatore alla minima tensione di alimentazione prevista e nel range
        di temperatura in cui si prevede funzionerà l' apparato
 
    
    Microchip consiglia 22 pF praticamente per tutti i casi:
    
      
      
        
          | Oscillatore | 
          Cristallo | 
          C1 | 
          C1 | 
        
        
          | LP | 
          32 kHz | 
          22 pF | 
          22 pF | 
        
        
          | XT | 
          1 MHz 
            4 MHz | 
        
        
          | HS | 
          4 MHz 
            10 MHz 
            20 MHz 
            25 MHz | 
        
      
      
     
    Un  valore medio di 22-27 pF è adeguato alla maggior parte
    delle situazioni. Una regola generica può essere quella di usare
    condensatori maggiori se la frequenza di oscillazione è bassa e viceversa.
    La cosa migliore è  verificare il foglio dati del quarzo scelto: solitamente
    i costruttori dei cristalli forniscono i valori di capacità da associare
    al loro prodotto, come pure la necessità di una eventuale resistenza Rs in
    serie o Rp in parallelo.
   
    
      
        
            
            NOTA:
  
    Microchip evidenzia comunque le seguenti regole generali: 
  
    - 
      
Una maggiore capacità incrementa la stabilità dell'
      oscillatore, ma incrementa anche il tempo di stabilizzazione  
    - 
      
Alimentando il chip con  tensioni al di sotto dei 3 volt o
      quando si utilizzano risonatori ceramici (a qualsiasi Vdd) può essere
      necessario sostituire il modo XT con il modo HS  
    - 
      
Dato che ogni cristallo o risonatore ha parametri tipici,
      è opportuno consultare le caratteristiche fornite dal costruttore per la
      scelta dei condensatori più opportuni  
    - 
      
Rs va inserita nel caso in cui si verifichi un sovra
      pilotaggio del quarzo  
    - 
      
Verificare sempre le prestazioni dell' oscillatore per
      tutto il range di funzionamento del
    disposi   tivo, sia in tensione che in
      temperatura 
  
      
      
    
      Se la frequenza
      generata è di valore molto più elevato di quella del cristallo, molto
      probabilmente lo si sta pilotando con una energia eccessiva. Scegliere un
      modo a potenza minore o inserire la resistenza Rs 
      Se la frequenza generata è instabile o ha un valore scorretto, oppure il
      circuito non oscilla, probabilmente si sta usando un modo a energia troppo
      bassa. Scegliere un modo XT o HS. 
  
  
  
               | 
        
      
     
    Ovviamente, se serve una elevata stabilità e
    precisione in funzione sia della temperatura che della tensione di
    alimentazione, sarà necessaria una maggior cura nel verificare il corretto
    funzionamento di questa parte del circuito, adottando anche quarzi con una
    minima deviazione percentuale (ppm).
    Ovviamente, scelta la soluzione a quarzo per la richiesta
    precisione, i condensatori non potranno che essere degli NP0.
    
    Al posto del cristallo, quando invece non sia
    richiesta particolare precisione, si possono utilizzare i più economici
    , ma meno precisi, risonatori ceramici, di cui esistono anche
    versioni a 3 pin che contengono i due dei condensatori e quindi fanno
    risparmiare spazio e moneta.
    
    Nel caso in cui si utilizzino risonatori, può capitare di dover
    scegliere il modo HS anche per frequenze sotto i 4MHz, sopratutto se la
    tensione di alimentazione è inferiore a 5V; questo dipende dalla necessità
    di immettere maggior energia per far oscillare questi componenti, che a
    volte sono un po' "duri". In questo senso, Microchip consiglia
    anche di impiegare il modo HS invece di XT con risonatori sopra i 3.5MHz.
    In sostanza, la differenza tra XT e HS è la maggiore
    energia (corrente) che l' oscillatore HS invia al quarzo, con la
    possibilità, però, di sovra pilotarlo. Nel caso di quarzi miniaturizzati,
    genere cilindrico per orologi,  la Rs può essere indispensabile per
    ridurre la corrente nel cristallo entro i limiti previsti dal costruttore
    per quel particolare elemento. 
    Microchip, con i risonatori, consiglia di utilizzare il modo
    HS anche per frequenze inferiori a 3.5 MHz, dato che HS funziona con
    qualsiasi Vdd e fornisce una maggiore energia all' oscillazione.
    Nel caso in cui il risonatore risultasse particolarmente sensibile e quindi
    sovraccaricato, il problema viene corretto con inserendo la RS (valore
    tipico 330 ohm).
    In genere un sovra pilotaggio del cristallo si rivela con l' oscillazione
    ad una frequenza diversa da quella prevista, normalmente su una armonica
    superiore : ad esempio un quarzo da 32 kHz sovrapilotato per mancanza
    della Rs oscillerà, spesso in modo irregolare, a 160 o più kHz.
    Le specifiche dei costruttori indicano la corrente prevista nel cristallo,
    ma, dato che si tratta di un parametro non facile da misurare, la procedura
    più semplice è quella di inserire la resistenza serie quando il circuito
    oscilla su un valore molto diverso da quello nominale. 
    Va precisato che il sovra pilotaggio e la conseguente deviazione dalla
    frequenza nominale del cristallo è fatto diverso dalle piccole differenze
    di frequenza dovute alle tolleranze del quarzo o all' accoppiamento non
    perfetto con i gate dell' oscillatore: in questo caso  la differenza tra la
    frequenza nominale e quella ottenuta sarà piuttosto piccola e sarà
    possibile quasi sempre correggerla variando la capacità dei condensatori
    associati.
    In tal senso è sempre possibile collegare un  condensatore
    variabile in parallelo o al posto del condensatore sull' uscita dell'
    oscillatore (OSC2) per arrivare alla massima precisione, ma va tenuto
    presente che non ha senso usare trimmer e condensatori qualunque, bensì
    occorre impiegare elementi ad alta stabilità, paragonabile a quella del
    quarzo,  per evitare fenomeni di deriva con il variare della
    temperatura (altrimenti la presenza del quarzo è inutile !!).
    D'altronde, se la precisione o la frequenza ottenibili con un cristallo non
    sono richieste, molti PIC funzionano anche con un oscillatore RC o con l'
    oscillatore interno (ved. più avanti).
    Se i risonatori piezoceramici a tre pin solitamente non
    danno alcun problema, maggiori difficoltà si possono trovare volendo usare risonatori
    piezoceramici a due pin, del genere recuperato da drive floppy o vecchi
    drive CD o del tipo usato per i filtri di media frequenza negli apparecchi
    radio. Questi elementi possono richiedere un po' di tempo nella ricerca dei
    valori adeguati di Rs/Rf e C1/C2 oppure possono anche rifiutarsi di
    funzionare. Con questi risonatori è possibile che sia necessario aumentare
    il valore dei condensatori, arrivando anche a 220-330 pF.
    A riguardo di questi problemi, Microchip propone diverse
    brochures, richiamate in bibliografia, utili per chi intende approfondire l'
    argomento.
     
    
      
        
          
            | 
                 
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               Nell' immagine a lato l' ingrandimento della
              scheda demo Pickit 28-pin di Microchip.
               Il circuito è stato progettato con abilità e
              permette di configurare diversi tipi di oscillatore. 
              
                - 
                  
Oscillatore
                  principale a cristallo : impiega i componenti X1,
                  C3 e C4 e Rf. La foratura di X1 permette
                  anche il montaggio di risonatori ceramici a tre pin che
                  evitano l' impiego dei due condensatori. Da notare anche l'
                  ulteriore possibilità di installare un cristallo SMD 
                  
                - 
                  
Oscillatore RC
                  : in alternativa, Rext e Cext (C3) permettono di
                  configurare l' oscillatore RC 
                  
                - 
                  
Oscillatore di
                  Timer1: in questo caso i componenti pre installati
                  sono C6, C7, e X2, con la resistenza in serie R8 (Rs)  
               
             | 
          
        
      
     
    Ecco l' ingrandimento dell' area oscillatore primario di UniBoard,
    con tre delle modalità possibili:
    
      
        
            | 
            | 
           
  
           | 
        
        
          | INTOSC | 
          Oscillatore ceramico (XT o HS) | 
          HS con cristallo | 
        
      
     
    Va chiarito che chi si trova in difficoltà con l'
    oscillatore dei PIC è perchè , probabilmente, sta commettendo pesanti
    errori, ad esempio nella scelta del quarzo, che deve essere specifico
    per microcontroller, solitamente in case HC-49, e non certamente del genere
    per radio trasmissioni, che funzionano in terza o quinta armonica, o tanto
    meno vecchi surplus militari o industriali, che richiedono potenze di
    eccitazione elevate. 
    Altrettanto importante è la scelta della modalità di funzionamento dell'
    oscillatore : una scelta errata impedisce l' oscillazione. E' possibile
    anche che uno stesso gruppo quarzo/condensatori oscilli con diverse
    impostazioni, ad esempio tanto in modo  HS che XT: in questi casi è molto
    probabile che una delle due modalità dia un valore di oscillazione che più
    si avvicina al valore nominale del quarzo e questo sarà il criterio per la
    scelta. 
    Va tenuto presente che anche il range di temperatura in cui si troverà a
    lavorare il circuito è determinante, in quanto un conto è un dispositivo
    che funzioni a temperatura ordinaria del laboratorio, altro è il caso di un
    dispositivo che debba lavorare all' aperto con variazioni da -10 a + 40 C ;
    qui occorrerà verificare che l' oscillatore parta e funzioni regolarmente
    entro tutta la gamma di temperatura.
    E' anche opportuno ricordare che i quarzi sono componenti abbastanza
    delicati e soggetti ad essere danneggiati da operazioni di saldatura e
    dissaldatura poco curate, andando fuori caratteristiche. 
    Inoltre, come già detto, i condensatori devono essere elementi ceramici NP0
    di qualità e non recuperi qualsiasi dal surplus, pena la probabile
    variazione della frequenza con il variare della temperatura. 
    Di nuovo, va ricordato che, se l' applicazione non è sensibile alle
    variazioni del clock, il suo valore non riveste alcuna importanza , allora
    è più sensato scegliere una modalità con oscillatore interno, che è
    sufficientemente precisa per gran parte delle applicazioni. Ma se si usa il
    quarzo come elemento di riferimento del tempo, allora è ovvio che diventa
    essenziale evitare una possibile deviazione con la temperatura.
    Comunque, in molti anni di lavoro sui PIC  non è mai
    capitato che si siano presentati problemi nell' oscillatore se non in
    dipendenza dall' errata scelta del quarzo o della modalità di funzionamento
    dell' oscillatore.
    Per esperienza, utilizzando cristalli specifici per microcontroller, non ci
    sono mai stati particolari problemi, nè criticità . 
    La Rf da 1 Mohm è facoltativa (anche se averla in circuito non porta
    conseguenze negative) e non si è resa necessaria l' aggiunta di Rs se non
    sui quarzi da orlogeria. Anche l' impiego di risonatori a tre pin, che
    contengono al loro interno i condensatori necessari, ha sempre dato ottimi
    risultati. 
    Possibili criticità si possono incontrare per valori di alimentazione
    bassi, sotto i 3.3V o per temperature molto basse (molto al di sotto dello
    zero). Dovendo prevedere l' operare del circuito in queste condizione di
    funzionamento , è indispensabile la verifica del corretto funzionamento
    dell' oscillatore scelto : ad esempio, per un dispositivo alimentato a
    batteria e che deve operare all' aperto o su un veicolo, andrà verificato
    che esso parta anche con la minima tensione e la minima temperatura
    prevista, ricordando che le frequenze massime nominali dei PIC sono indicate
    per la tensione di funzionamento massima, mentre sono soggette ad una
    riduzione anche sensibile col ridursi della tensione. Più avanti il
    paragrafo Frequenza massima chiarisce meglio questo aspetto.
  
  
  
  Informazioni addizionali - Bibliografia
  Per chi voglia saperne di più, Microchip consiglia di
  consultare la sua documentazione relativa alla progettazione degli oscillatori
  per i PIC e in particolare le seguenti Application Notes:
  
    - 
      
AN588, “PIC® Microcontroller Oscillator Design
      Guide”
       
 
    - 
      
AN826, “Crystal Oscillator Basics and Crystal Selection
      for rfPIC® and PIC® Devices”
       
 
    - 
      
AN849, “Basic PIC® Oscillator Design”
       
 
    - 
      
AN943, “Practical PIC® Oscillator Analysis and
      Design”
       
 
    - 
      
AN949, “Making Your Oscillator Work”