Progetti - PIC

 

28-40pin UniBoard

 


LA CPU

Si potrebbe ben dire "le" CPU in quanto UniBoard è progettata per portare tutti i PIC a 28 e 40 pin.

Il gioco è semplice: su un singola faccia è possibile, senza particolari contorcimenti delle piste, passare da 28 a 40 pin, il che permette di avere i due zoccoli uno interno all' altro. 

           

Ovviamente non è possibile inserire i due tipi di chip contemporaneamente, ma questa non è solo una limitazione meccanica...

Ci si potrebbe chiedere perchè non usare uno ZIF. Anche qui la ragione è semplice: sarebbe necessario un complicato gioco di jumper per scambiare i 28 e i 40 pin, cosa del tutto non pratica. Dunque, si è preferito posizionarsi su zoccoli con contatti a tulipano di alta qualità, che permettono moltissimi cicli di inserzione-disinserzione.

E, d'altro canto, non ha neppure senso il cambiare chip 6 volte al giorno, potendo sperimentare praticamente tutto con un solo componente. Nel caso in cui serva disporre di più chip, il costo della scheda non incide più che tanto nella praticità di averne magari una con un certo PIC e altre con un altro o altri PIC, subito pronti all' uso.

Il consiglio, comunque, sia per sperimentazione che per sviluppo, è quello di partire dai chip meglio forniti, in modo da non trovarsi a mezza strada senza risorse di RAM o di memoria programma o con qualche port in meno.
Poi, in una eventuale produzione, si potrà giocare al ribasso, passando il codice scritto e sperimentato su un PIC di minori risorse.
In altre parole, avere più risorse in fase di sviluppo è come disporre di una ampia libreria per una ricerca: probabilmente useremo solo una piccola parte dei volumi disponibili, ma, se servisse un particolare testo, ecco che l' abbiamo a portata di mano. Mentre se non lo avessimo sarebbero problemi.

Lo schema elettrico riporta le equivalenze tra funzioni e pin dei due packages, in modo da avere la perfetta coincidenza tra i pin del chip e i pin dei connettori modulari di accesso all' I/O.
Così, ad esempio, sia che venga inserito un 28 pin oppure un 40 pin, al connettore a spina del PORTA, 1 arriverà proprio il pin RA1, e così via.


Certamente, se si installa un 28 pin, i connettori di PORTD e PORTE saranno inutilizzati, perchè questi port sono disponibili solamente per i package a 40 pin.

L' intercambiabilità vale anche per i pin di ICSP/ICD: sia per chip a 28 pin che per chip a 40 pin il collegamento del tools di sviluppo alla presa ICSP/ICD on board stabilisce le giuste connessioni.


IL RESET

La sezione del reset è abbastanza elaborata rispetto ad altre demo board in quanto i PIC, particolamente i 18F, hanno diverse possibilità di applicazione:

  • reset classico con pulsante, resistenza e condensatore
  • solamente resistenza di pull up
  • nessun componente, utilizzando il pin come GPIO

Ma è anche possibile inserire chip di reset a tre terminali o sub moduli di reset o supervisione della tensione. A questo provvede un gruppo di pin in cui è possibile inserire questi componenti.

In previsione della più ampia possibilità di sperimentazione, anche la resistenza di pull up e l' eventuale condensatore verso massa sono opzionalmente inseribili su pin. Solo il pulsante di reset è saldato in modo fisso al circuito.
E' così possibile la sperimentazione di tutte le possibili varietà di circuiti.

Inoltre, un jumper (JRES nello schema) consente di separare il circuito di reset dal pin MCLR nel caso in cui la resistenza R2 di separazione non sia sufficiente a garantire un isolamento adeguato durante la programmazione ICD.
Volendo, la R2 potrà essere sostituita da un diodo Schottky per una completa separazione all' applicazione della Vpp.

Ecco alcuni dettagli grafici dell' area Reset e la relativa frazione dello schema:

  • C12, opzionale, è il condensatore di ritardo del Reset esterno (tipicamente 0.1 uF).

  • R1 è la resistenza di pull-up del reset esterno (tipicamente 10 k).

  • R2 è la resistenza di separazione tra il circuito del reset esterno e la connessione ICSP (tipicamente 1K, sostituibile con un piccolo Schottky)

  • JRES è un jumper che può isolare completamente la sezione del reset esterno dal resto del circuito.

In particolare, un connettore a 4 poli consente di installare un dispositivo esterno di reset, più o meno complesso, ad esempio i tre terminali MCP1xx di Microchip o altri similari di diversi costruttori. La disposizione a 4 pin consente una immediata inserzione sia dei modelli con pin di reset centrale, sia di quelli con reset laterale.

Ovviamente per i PIC occorre la versione con reset a livello basso, quindi MCP100, MCP102, MCP120, MCP121, MCP131 di Microchip e 33164, 34064, NCP300 di OnSemi,  DS1233 di Maxim-Dallas, ecc.

Inoltre, la possibilità di installare R1 su pin rimovibili consente di utilizzare sia dispositivi con pull up interno o con uscita push-pull, sia dispositivi con uscita open collector/open drain.

 

 


 

 

 

Copyright © afg. Tutti i diritti riservati.
Aggiornato il 02/04/11.