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Le sigle dei transistor.


Le sigle

"All' inizio era il Germanio, poi venne il silicio...", così potrebbe iniziare una bibbia per i transistor. E con le varie tecnologie e versioni, si era resa subito necessaria una qualche forma di unificazione per le sigle dei componenti.

Ne sono nati, ovviamente, un codice USA, uno giapponese e uno europeo, più la facoltà dei vari costruttori di siglare i componenti secondo regole interne.

Il codice europeo più recente è composto da 2 o 3 lettere, seguite da un numero e da una ulteriore lettera opzionale.

prima lettera
materiale semiconduttore
seconda lettera
specifica del dispositivo
terza lettera
impiego industriale o consumer
  • A per il germanio
  • B per il silicio
  • C GaAs
  • R materiali diversi

 

  • A - diodo HF
  • C - bassa e media potenza
  • D - alta potenza
  • E - diodo tunnel
  • F - transistor per alta frequenza (HF)
  • G - altri transistor
  • K - sensori a affetto Hall
  • L - transistor di potenza per HF
  • N - foto accoppiatore
  • P - foto transistor
  • Q - emettitore di luce
  • R - thyristor , diac, UJT, e simili, bassa potenza
  • S - transistor per applicazioni switching
  • T - thyristor e triac alta potenza
  • U - transistor per applicazioni switching di potenza
  • W - surface acoustic wave (SAW)
  • X - diodi moltiplicatori, varactor e simili
  • Y - rettificatore
  • Z - diodo zener o regolatore

possono variare da produttore a produttore

 

 Il numero che segue la sigla letterale è inserito dal costruttore per suo riferimento e non ha valore indicativo dei parametri.

Una lettera finale è aggiunta per identificare classi diverse di guadagno. Solitamente sono usate A, B, C in ordine crescente di guadagno. Ad esempio:

  • BC547A, BC547B, BC547C

Ecco alcuni esempi: 

  • AC107 - germanio, transistor per usi generali
  • AF125 - germanio, transistor per HF
  • BC107B - silicio, transistor di bassa potenza, fascia di guadagno intermedia
  • BD675 - silicio, transistor di potenza 
  • BF140 - silicio, transistor per HF
  • BU208 - silicio, transistor per alta tensione
  • BSY54 -.silicio, transistor per commutazione
  • BZY88 - silicio, diodo zener
  • BY100 - silicio, diodo rettificatore

Osserviamo che non c'è modo di distinguere dalla sigla se si tratta di NPN o PNP; anche se alcuni costruttori usano numeri dispari per  gli NPN e pari per i PNP, può verificarsi benissimo l' inverso.

I transistor al germanio sono quasi completamente scomparsi a favore di quelli al silicio, anche se alcuni costruttori specializzati ne hanno in catalogo vari modelli.

I produttori americani dovrebbero seguire la normativa JEDEC.

sigla iniziale
tipo
gruppo numerico
specifica del dispositivo
classe di guadagno opzionale
  • 1N  - diodi
  • 2N  - BJT
  • 3N  - FET-MOSFET
  • 4N  - fotoaccoppiatori
  • 5N  - fotoaccoppiatori
inserito dal costruttore per suo riferimento e non ha valore indicativo delle caratteristiche del dispositivo 
  • A basso guadagno
  • B medio guadagno
  • C alto guadagno

 

Ad esempio:

  •  2N2222  transistor
  • 1N4148  diodo
  •  4N36      opto isolatore.

I transistor giapponesi hanno sigle più articolate, regolate da un JIS - Japanese Industrial Standard:

numero iniziale
tipo
2 lettere
specifica del dispositivo
numero
  • 1  - diodi
  • - BJT
  • 3  - FET-MOSFET

 

 

  • SA  - PNP HF transistor 
  • SB  - PNP AF transistor 
  • SC  - NPN HF transistor 
  • SD  - NPN AF transistor 
  • SE  - Diodi
  • SF  - Thyristor 
  • SG  - diodi Gunn
  • SH  - transistor unigiunzione (UJT)
  • SJ  - FET/MOSFET a canale P
  • SK  - FET/MOSFET a canale N
  • SM  - Triac 
  • SQ  - LED 
  • SR  - Rettificatori
  • SS  - Diodi per segnali
  • ST  - Diodi a valanga
  • SV  - Varicap
  • SZ  - diodi Zener
inserito dal costruttore per suo riferimento e non ha valore indicativo delle caratteristiche del dispositivo 

Può seguire una lettera che è relativa ad eventuali approvazioni di enti giapponesi di controllo.

Ad esempio:

  • 2SJ18      MOSFET a canale P
  • 2SK1036 MOSFET a canale N
  • 2SA498   transistor BJT PNP silicio

La componente "2S" della sigla può essere omessa, per cui 2SC915 diventa C915.

Praticamente tutti i costruttori, poi, usano sigle "proprietarie" per identificare una famiglia o più famiglie di dispositivi. Ad esempio:

Fairchild

  • FJP, FJB, FJN, KSD, KSC, NZD, ecc

Motorola

  • MJE , MPS, ecc  

TexaS Instruments

  • TIP 

Diodes Zetex (ex Ferranti)

  • ZT, ZTX 

ST

  • STX, STD, STN, 2STR, STK, STP, ecc

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Altre informazioni più dettagliate sono facilmente reperibili sul WEB con i motori di ricerca.

 



 

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Aggiornato il 04/11/12 .